Nonostante sia "originario" di Santa Giustina, Cristian Bracci, co-fondatore del Taz e capitano, è un viserbese a tutti gli effetti!
"La mia attività è stata fondata dai miei genitori a Viserba nel 1978 e io, per seguire loro, ho vissuto la mia adolescenza e gioventù qui, frequentando ragazzi di Viserba e Viserbella….non c'è dubbio, sono proprio viserbese!
Le Fausto vittore consecutive??? Scherzi a parte, è una bella soddisfazione, il merito va ai miei compagni che si stanno impegnando non solo per migliorare la classifica, ma anche per migliorare il tipo di prestazioni in campo, il livello di gioco da esprimere e poi il coach, Sanesi, ci sta dando tranquillità e non mette pressione a noi giocatori.
Certo, qualche difficoltà all'inizio l'abbiamo avuta, ogni allenatore ha sempre un suo modo diverso da un altro di gestire il gruppo e poi abbiamo provato qualche schema di gioco nuovo, così come abbiamo ingaggiato ragazzi giovani nuovi, era impensabile non incontrare difficoltà.
Adesso, però, dobbiamo iniziare anche a metabolizzare lo spirito e la testa play-off perché tutto cambia, il campionato giocato fin'ora conta solo per gli accoppiamenti in tabellone, ma le gare sono tutt'altra cosa, il coltello fra i denti va stretto dal primo al 40° minuto di ogni partita!"
IL CAPITANO COMMENTA LE FAUSTO (14) VITTORIE
Nonostante sia "originario" di Santa Giustina, Cristian Bracci, co-fondatore del Taz e capitano, è un viserbese a tutti gli effetti!
"La mia attività è stata fondata dai miei genitori a Viserba nel 1978 e io, per seguire loro, ho vissuto la mia adolescenza e gioventù qui, frequentando ragazzi di Viserba e Viserbella….non c'è dubbio, sono proprio viserbese!
Le Fausto vittore consecutive??? Scherzi a parte, è una bella soddisfazione, il merito va ai miei compagni che si stanno impegnando non solo per migliorare la classifica, ma anche per migliorare il tipo di prestazioni in campo, il livello di gioco da esprimere e poi il coach, Sanesi, ci sta dando tranquillità e non mette pressione a noi giocatori.
Certo, qualche difficoltà all'inizio l'abbiamo avuta, ogni allenatore ha sempre un suo modo diverso da un altro di gestire il gruppo e poi abbiamo provato qualche schema di gioco nuovo, così come abbiamo ingaggiato ragazzi giovani nuovi, era impensabile non incontrare difficoltà.
Adesso, però, dobbiamo iniziare anche a metabolizzare lo spirito e la testa play-off perché tutto cambia, il campionato giocato fin'ora conta solo per gli accoppiamenti in tabellone, ma le gare sono tutt'altra cosa, il coltello fra i denti va stretto dal primo al 40° minuto di ogni partita!"
17/03/2019